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Lore @Romagna Trail 2025

Lore @Romagna Trail 2025


Il Romagna Trail, 200 chilometri in due giorni. Ma per noi, per me e per il mio gruppo di amici, l'obiettivo era uno solo: farcela in un solo, lunghissimo, incredibile giorno. La sfida era lanciata, e la preparazione era iniziata ben prima del sabato. Avevamo studiato le mappe, preparato le bici e, soprattutto, avevamo affilato la nostra determinazione.

Sabato mattina, l'aria frizzante di Rio del Sol ci ha accolto. Il pieno di energie era fatto, le borracce erano piene, e il cuore batteva forte di attesa. Le nostre ruote hanno iniziato a girare, puntando dritto verso l'Appennino. Il primo tratto era un sentiero familiare, tra Monte Paolo e Dovadola, luoghi che conoscevamo come le nostre tasche. Ma presto, l'avventura ha preso una piega inaspettata. Ci siamo inoltrati in posti sconosciuti, sentieri che, sebbene vicini a casa, nessuno di noi aveva mai percorso. Era come scoprire un nuovo mondo dietro l'angolo.

La giornata era un quadro perfetto: sole, cielo azzurro e un clima che sembrava fatto apposta per la nostra impresa. Senza troppe difficoltà, siamo arrivati alla prima sosta, sulle colline vicino a Predappio. Un caffè veloce, una risata e poi di nuovo in sella. L'avventura era appena iniziata.

Verso l'ora di pranzo, eravamo immersi nelle Foreste Casentinesi. I panorami erano da togliere il fiato. Paesaggi incontaminati, dove l'unica presenza eravamo noi e il rumore delle nostre bici. Alcuni tratti erano impegnativi, con la nostra bici da gravel che faticava su sentieri più tecnici del previsto. Ma con pazienza, e soprattutto con un incredibile spirito di squadra, ce l'abbiamo fatta.

Santa Sofia è stata la nostra oasi. Un meritato pranzo ci ha rifocillato dopo la prima parte del percorso. Dopo esserci salutati con gli amici che tornavano a casa, noi – io, Nic, Mac e Gerry – abbiamo continuato. Eravamo al giro di boa, pronti ad affrontare la seconda metà. La prima salita dopo pranzo è stata una vera e propria sfida: lunga, cattiva, ha messo a dura prova le nostre gambe. Ognuno ha trovato il proprio ritmo per affrontarla, spingendo al massimo.

Superata la salita, la sensazione di essere a buon punto ha iniziato a farsi strada. Le ultime salite, per quanto impegnative, avevano il sapore dell'arrivo. Siamo passati da Meldola, con l'obiettivo fisso su Bertinoro. Ci siamo aspettati a vicenda dopo ogni tratto difficile, e alla fine, siamo arrivati in cima al paese per l'ultimo spuntino. Una piadina veloce, un'ultima dose di energia prima della spinta finale.

Il tratto verso Forlì, lungo il fiume, sembrava banale sulla carta. Ma dopo 140 chilometri e 3800 metri di dislivello, anche il più semplice dei sentieri si trasforma in una sfida. Infine, al buio, lungo le strade di campagna, siamo tornati a Rio del Sol. Ad attenderci c'erano birre fresche, risate, e la sensazione incredibile di avercela fatta.

È stata un'esperienza impegnativa, che ti fa sentire vivo. E, soprattutto, ti fa rendere conto della bellezza selvaggia e inaspettata che il nostro territorio ha da offrire, se solo hai il coraggio di esplorarlo.

Parole: Lorenzo Solaroli

Fotografie: Lorenzo Solaroli, Luca Ferri, Marco Casadio

 

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