Sauvage Squad @Traka 360 2025
Siamo tornati a Girona per The Traka. Dopo l’esperienza dell’anno scorso, abbiamo affrontato questa edizione con maggiore consapevolezza, pianificando ogni dettaglio: dal percorso, alle bici, fino alla preparazione personale. Tutti iscritti alla 360 km, ognuno con il proprio bagaglio e le proprie ambizioni, ma uniti dallo stesso spirito: dare il massimo.
Lorenzo e Michele sono le nuove leve di Sauvage, con un background solido nelle corse su strada. The Traka sembra fatta apposta per loro: una sfida tecnica e faticosa, dove ogni pedalata è un passo verso il traguardo da raggiungere nel minor tempo possibile. Di certo non manca loro la determinazione, e mentre accumulano esperienza sul gravel, diventano nomi da tenere d’occhio... soprattutto se vi piace scorrere la classifica.
Nick è stata la sorpresa dell'anno. Più per lui, forse, che per noi. Sportivo a tutto tondo, dal mondo dell’alpinismo alla bici, ha affrontato i 360 km con meno di 1000 km nelle gambe da inizio 2025, ma con uno spirito leggero e sorridente, che alla fine lo ha premiato.
Io e Mattia ci definiamo più organizzatori che atleti. Io perché non lo sono mai stato, lui perché ormai ha fatto il suo percorso ed è passato al ruolo di mentore. Ma ci piace comunque vivere ogni esperienza sulla nostra pelle, per capirla davvero. Per noi The Traka non è solo il giorno della gara, ma tutto ciò che c'è prima: la preparazione, la logistica, la gestione del team. Il nostro traguardo è vedere i volti sorridenti di chi ha condiviso quest’avventura.
Quest’anno, oltre agli atleti, avevamo anche una vera crew: amici e fidanzate che non solo sono stati una compagnia fantastica nei momenti di relax, ma una squadra vera e propria, pronti a supportarci lungo il percorso.
Il tracciato di quest’anno era più asciutto rispetto all’edizione precedente. Qualche pioggia leggera non ha rovinato l’atmosfera. Il livello alla partenza era altissimo, e questo ci esalta: tanti giovani da tutto il mondo, una miscela di lingue, volti e storie. È questo il cuore pulsante del gravel: piace ai ragazzi, alle ragazze, a chiunque voglia mettersi alla prova.
360 km di gravel vero, con pochissimo asfalto e ancor meno momenti di respiro. Il dislivello non è mostruoso, ma si fa sentire, con pendenze sempre al limite della pedalata (almeno per me!). I lunghi tratti pianeggianti mettono alla prova la mente ancor più delle gambe. The Traka va gestita, bisogna conoscersi bene: non esagerare, ma nemmeno trattenersi troppo. Serve preparazione tecnica oltre che fisica: conoscere la propria bici, saper scegliere le linee giuste, affrontare ogni imprevisto con autonomia. Le uniche risorse esterne sono le tre feed zone sparse sul tracciato. Ogni errore si paga, e anche caro. Questo, per noi, è il vero gravel race. Come per Hills, può piacere o no, ma di certo affascina.
Sono stati giorni intensi e bellissimi, immersi nell’atmosfera unica di Girona, dove il gravel è più che una disciplina: è una cultura che si respira in ogni vicolo. Un’altra esperienza che porteremo con noi, e che ci arricchirà in vista delle prossime avventure.
Grazie a tutta la Squad, dagli atleti agli accompagnatori. Ognuno ha messo in gioco il proprio lato migliore, contribuendo a farci viaggiare leggeri, veloci, e con il sorriso. Una vacanza spagnola che non dimenticheremo.
Alla prossima avventura!
Parole: Fabio Conti - Fotografie: Andrea Pialorsi
