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Squame Adventure Club @Augh! Umbriabikepacking 2025

Squame Adventure Club @Augh! Umbriabikepacking 2025

Due giorni sotto il sole dell’Umbria, tra strade sterrate, boschi e paesini nascosti. Siamo tornati da un’avventura che ci ha lasciato addosso la polvere delle strade bianche e il sorriso di chi ha condiviso qualcosa di autentico.
Augh! è più di un evento: è un rituale collettivo, un invito a scoprire l’Umbria su due ruote, pedalando su percorsi duri e meravigliosi, attraversando colline infuocate dal sole e borghi che sembrano sospesi nel tempo.

Il primo giorno si parte da Foligno e, dopo pochi chilometri, il paesaggio cambia. Le strade si fanno bianche, le pendenze iniziano a farsi sentire, e intorno a noi si aprono le colline dell’Appennino umbro-marchigiano, con i loro profili morbidi e continui. Si attraversano campi coltivati, filari di ulivi, tratti di bosco dove la luce filtra appena tra i rami. In lontananza si intravedono pievi isolate e piccole frazioni adagiate sui crinali. Si pedala in quota, lungo dorsali panoramiche che regalano viste ampie e silenziose, fino a raggiungere il villaggio allestito a 900 metri d’altitudine.
Qui piantiamo le tende, ci sistemiamo, ci si siede a tavola per una cena con prodotti tipici e gustosi, preparati con il cuore dagli organizzatori. È un momento di condivisione sincera, tra chi ha fatto la stessa fatica. A fine serata parte il DJ set, e la stanchezza si scioglie in una festa che tiene insieme sorrisi, bicchieri alzati e voglia di restare ancora un po’.

I percorsi, Peyote e Calumet, sono entrambi esigenti.
Peyote copre 180 km con 4400 metri di dislivello positivo: tecnico e impegnativo, con salite ripide, tratti in singletrack, fondi sassosi e momenti di portage.
Calumet, 150 km e 3300 metri di dislivello, è più scorrevole, ma non per questo semplice, con lunghi tratti su strade bianche e continui saliscendi che non lasciano tregua.

Le tracce ci sono state consegnate in modo impeccabile: già suddivise nei due giorni, ordinate e chiare. Insieme alle tracce, una roadmap dettagliata con indicazioni precise su punti acqua, ristori, chilometraggi e dislivelli, ci ha accompagnati durante tutta l’esperienza. Anche nei tratti più remoti e selvaggi, sapevamo sempre dove ci trovavamo e cosa aspettarci. Una cura che si è sentita e che ha reso tutto più sereno, anche nel cuore di territori così autentici e isolati.

 

 

E poi i ristori. Non semplici punti di passaggio, ma vere feste lungo il percorso. Tavole imbandite con una cura quasi esagerata, nel senso più bello del termine: formaggi, salumi, piatti vegetariani, frutta, bevande ghiacciate, birra alla spina. Sembrava il buffet di un matrimonio: ricco, vario, generoso. La tentazione era quella di restare lì tutto il giorno, seduti all’ombra a raccontarsi la tappa tra un boccone e l’altro.

 

 

Nel mezzo del cammino, tra salite e discese, incontravamo borghi dove il tempo sembrava essersi fermato. Spello, con i suoi vicoli fioriti e le mura romane, ci accoglieva in silenzio. Rasiglia, la “Venezia dell’Umbria”, ci rinfrescava con i suoi canali e l’acqua sorgiva che scorre ovunque tra case in pietra e ponticelli. Luoghi che non si dimenticano, soprattutto quando li raggiungi con la fatica vera nelle gambe.

 

 

Alcuni di noi erano alla prima esperienza in bikepacking. Una prova tutt’altro che banale, soprattutto su percorsi così esigenti e in giornate così calde.

Ma forse proprio per questo è stato tutto così intenso. Abbiamo pedalato, mangiato, dormito e faticato insieme.
Domenica mattina, tra gambe stanche e tende da richiudere, la partenza è stata più lenta, meno rumorosa. Ma bastava la prima salita per ritrovare il ritmo. Il ritorno verso Foligno è stato silenzioso e disteso, con la fatica che pian piano lasciava spazio alla soddisfazione per ciò che avevamo vissuto.

 

 

Augh! è stata una conferma.
Che il modo in cui vogliamo vivere la bici è questo.
Che l’Italia è piena di territori da scoprire, lontani dalle rotte solite.
Che pedalare insieme, dormire sotto lo stesso cielo e condividere la polvere delle strade è il motore che alimenta la nostra passione.

Grazie a Umbria Bikepacking per averci accolto e guidato, per l’energia e la cura che ci avete dedicato.
Ci portiamo a casa le salite, il sudore, le birre condivise e la voglia di tornare. Sempre con lo stesso spirito.

 

Parole: Fabio Conti - Fotografie: Andrea Pialorsi

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